FINALMENTE…
L ‘ I.P.S.S.E.O.A. “MARCO GAVIO APICIO” di Anzio torna a far parlare di sé, con un progetto, tra i più noti e ambiziosi in Europa: ERASMUS+ - Partenariato Strategico per le buone pratiche - come Istituto capofila, in collaborazione con Ce.S.F.Or (Centro Studi Formazione Orientamento) e con Partners di tutto rispetto…
Così iniziava l’articolo datato dicembre 2016!!!!!
Oggi febbraio 2018…. Il progetto è quasi arrivato al traguardo!
Quasi due anni di lavoro intenso, ricco di esperienze, di pomeriggi passati a scuola, incontri con gli studenti, pomeriggi trascorsi a pensare cosa fare per rendere questo progetto perfetto o quasi!
Le Docenti del team Apicio…ricordiamole: Prof.sse De Santis, Barletta, Rinaldi e Rizzello, con la collaborazione del prof Maturani, hanno lavorato con impegno, insieme a 40 studenti delle classi terze, quarte e quinte, per esplorare il mondo sconosciuto dei Volsci, al reperimento del materiale, per conoscere le usanze, i costumi, le guerre, addirittura il cibo, che hanno fatto parte della vita di questo popolo, attraverso ricerche, laboratori di scrittura e laboratorio digitale. I Volsci, un popolo così lontano cronologicamente da noi, ma così vicino perché i reperti trovati ad Anzio – capitale dei Volsci – ci parlano di loro!
Adesso il traguardo è vicino, molto vicino! Il lavoro e l’impegno è aumentato, è quasi frenetico! Freneticamente stiamo mettendo insieme tutti i materiali prodotti per realizzare la visita guidata al parco Vallo Volsco di Anzio.
I ragazzi coinvolti nel progetto hanno lavorato, si sono impegnati seriamente, magari molto più di quanto hanno fatto e fanno a scuola! BRAVI!!!
Aspettiamo con ansia l’evento moltiplicatore.
Speriamo vada tutto bene e che piaccia a tutte le autorità invitate!
Siamo fiduciosi, nonostante i dubbi e le incertezze, le discussioni e i ripensamenti che ci hanno accompagnato in questi lunghi mesi! Prof.ssa M. Barletta
martedì 27 febbraio 2018
giovedì 15 febbraio 2018
DRAMA E DIGITAL... TUTTI AL LAVORO!
Il giorno 13 febbraio 2018, il gruppo Drama e il gruppo Digital del progetto H.I.M.I.S si sono riuniti presso la sede Marco Gavio Apicio di Anzio. Durante l'incontro ci si è occupati del blog e dell'organizzazione delle prenotazioni all'evento. Numerosi sono stati gli argomenti di cui si è discusso. Il gruppo Drama, con la prof. Roberta Rinaldi, si è dedicato alle prove di recitazione per lo spettacolo. L'alunno Stanciu ha testato le prenotazione online sulla piattaforma digitale del progetto, raccogliendo le email dei vari participanti. Le professoresse Emilia De Santis, Giorgia Rizzello, Maria Barletta e il professor Matteo Maturani si sono dedicati alla gestione dei ruoli all'interno del parco Latino Volsco per la visita guidata che si sta preparando. Mentre i ragazzi lavoravano, il fotografo Marco la Monaca faceva delle foto per la realizzazione di un video che mostrerà il risultato e l'impegno degli alunni, che si sono dedicati a questo progetto. L'incontro è durato circa due ore, nelle quale ogni alunno ha espresso la propria opinione e ha dato un contributo per il miglioramento del blog. Olimpiu S. e Melody C.
giovedì 1 febbraio 2018
I ragazzi di HIMIS alle prese con la storia dei Volsci
Lavinio. Un grande lavoro di preparazione è toccato ai ragazzi del Progetto Himis: dedicarsi allo studio del patrimonio storico culturale della città di Anzio, focalizzando l’attenzione sulla storia del popolo dei Volsci, sulle vicende storico-mitologiche della vergine Camilla e del condottiero Coriolano e sugli usi culinari del farro in questa popolazione italica.
Appena i docenti accompagnatori hanno rivelato gli items di ricerca, i ragazzi sono rimasti stupiti. I loro occhi sembravano rivelare i loro quesiti: “ E mo chi so questi?” “ Coriolano? Tu lo conosci? Non è il nome di una via di Anzio? Ma lo chiedi a me che non so manco de Anzio ??”
Altrettanto preoccupati sono sembrati i ragazzi quando hanno capito quanto fosse ardua la ricerca di materiali didattici, data la scarsità di fonti storiche e documenti riguardanti questo popolo, ma tra una battuta e diverse pause caffè il lavoro è cominciato. Così c’era chi, smanettando sullo smartphone, ricercava informazioni e chi invece aveva il compito di trascrivere il più possibile quanto gli altri avevano ricercato. Così gli studenti hanno potuto scoprire che le prime testimonianze letterarie sui Volsci sono datate I sec. a.C. con i riferimenti nelle opere storiche di Tito Livio e Dionigi di Alicarnasso, di circa ben quattro secoli dopo la fine della civiltà volsca; hanno potuto leggere e conoscere le vicende della vergine Camilla come riportate in Virgilio nell’Eneide e nella Divina Commedia da Dante Alighieri, scoprendo in lei un simbolo quasi androgino della mescolanza tra i tratti femminili della donna e quelli del guerriero. Altri di loro hanno avuto la possibilità di immedesimarsi nella vicenda di Volumnia, madre di Coriolano, l’unica capace di fermare l’avanzata del figlio che adirato contro Roma, aveva deciso di muover guerra alla sua città, alleandosi con i suoi antichi nemici, i Volsci. Altri hanno potuto studiare l’alimentazione di questo popolo, scoprendo come alla base della loro dieta ci fosse il farro, un alimento ancor oggi utilizzato nelle loro cucine. Più i ragazzi ricercavano, più volevano sapere, più sembravano interessati e più le domande aumentavano tanto che spesso gli stessi docenti erano costretti a mettersi sui libri a cercar di rispondere alle curiosità degli studenti. Va detto che, sebbene il lavoro sia sembrato in principio arduo, è stato svolto nel massimo della serietà, dell’impegno e della dedizione, il tutto in un clima sereno e di divertimento. Diversi sono stati i momenti di ilarità nei quali anche i docenti hanno fatto fatica a trattenere le risate, come quando uno dei ragazzi, quasi a voler suggellare l’impegno da lui profuso nel corso del pomeriggio, se ne è uscito dicendo “ A Professo’, non ho mai lavorato così tanto a na ricerca in anni de scola! Me ce voleva HIMIS pe famme studià ahahha. Non è che se po fa un Progetto tutti gli anni? Giuro che ce vengo pure dopo er diploma..”
Prof Matteo Maturani
Appena i docenti accompagnatori hanno rivelato gli items di ricerca, i ragazzi sono rimasti stupiti. I loro occhi sembravano rivelare i loro quesiti: “ E mo chi so questi?” “ Coriolano? Tu lo conosci? Non è il nome di una via di Anzio? Ma lo chiedi a me che non so manco de Anzio ??”
Altrettanto preoccupati sono sembrati i ragazzi quando hanno capito quanto fosse ardua la ricerca di materiali didattici, data la scarsità di fonti storiche e documenti riguardanti questo popolo, ma tra una battuta e diverse pause caffè il lavoro è cominciato. Così c’era chi, smanettando sullo smartphone, ricercava informazioni e chi invece aveva il compito di trascrivere il più possibile quanto gli altri avevano ricercato. Così gli studenti hanno potuto scoprire che le prime testimonianze letterarie sui Volsci sono datate I sec. a.C. con i riferimenti nelle opere storiche di Tito Livio e Dionigi di Alicarnasso, di circa ben quattro secoli dopo la fine della civiltà volsca; hanno potuto leggere e conoscere le vicende della vergine Camilla come riportate in Virgilio nell’Eneide e nella Divina Commedia da Dante Alighieri, scoprendo in lei un simbolo quasi androgino della mescolanza tra i tratti femminili della donna e quelli del guerriero. Altri di loro hanno avuto la possibilità di immedesimarsi nella vicenda di Volumnia, madre di Coriolano, l’unica capace di fermare l’avanzata del figlio che adirato contro Roma, aveva deciso di muover guerra alla sua città, alleandosi con i suoi antichi nemici, i Volsci. Altri hanno potuto studiare l’alimentazione di questo popolo, scoprendo come alla base della loro dieta ci fosse il farro, un alimento ancor oggi utilizzato nelle loro cucine. Più i ragazzi ricercavano, più volevano sapere, più sembravano interessati e più le domande aumentavano tanto che spesso gli stessi docenti erano costretti a mettersi sui libri a cercar di rispondere alle curiosità degli studenti. Va detto che, sebbene il lavoro sia sembrato in principio arduo, è stato svolto nel massimo della serietà, dell’impegno e della dedizione, il tutto in un clima sereno e di divertimento. Diversi sono stati i momenti di ilarità nei quali anche i docenti hanno fatto fatica a trattenere le risate, come quando uno dei ragazzi, quasi a voler suggellare l’impegno da lui profuso nel corso del pomeriggio, se ne è uscito dicendo “ A Professo’, non ho mai lavorato così tanto a na ricerca in anni de scola! Me ce voleva HIMIS pe famme studià ahahha. Non è che se po fa un Progetto tutti gli anni? Giuro che ce vengo pure dopo er diploma..”
Prof Matteo Maturani
Ma chi erano mai questi Volsci?
Il prof. Marigliani ha accettato il nostro invito ed è venuto ad Anzio nella sede della nostra scuola, Marco Gavio Apicio, a tenere una lezione sui Volsci e sui Romani.
Il professore è uno studioso, uno storico, uno scrittore molto famoso in Italia ma anche nel mondo. L’incontro con il professore è stato illuminante, ci ha raccontato che i Volsci erano un popolo barbarico che arrivò nel territorio di Anzio intorno al V sec a.c.. Era un popolo che non superava un numero di 250000 persone, probabilmente venuto dal mare.
Il professore ci ha anche raccontato come questo popolo viveva in quell’epoca, mangiava i prodotti del mare e quello che coltivava.
I Volsci furono fra i nemici più pericolosi della Roma arcaica, alleati frequentemente con gli Equi.
I Volsci erano un antico popolo italico di origini indoeuropea riconducibile alle genti osco-umbre. Cristian P.
Il professore è uno studioso, uno storico, uno scrittore molto famoso in Italia ma anche nel mondo. L’incontro con il professore è stato illuminante, ci ha raccontato che i Volsci erano un popolo barbarico che arrivò nel territorio di Anzio intorno al V sec a.c.. Era un popolo che non superava un numero di 250000 persone, probabilmente venuto dal mare.
Il professore ci ha anche raccontato come questo popolo viveva in quell’epoca, mangiava i prodotti del mare e quello che coltivava.
I Volsci furono fra i nemici più pericolosi della Roma arcaica, alleati frequentemente con gli Equi.
I Volsci erano un antico popolo italico di origini indoeuropea riconducibile alle genti osco-umbre. Cristian P.
Di tutto un pò
Vi racconto quello che abbiamo fatto finora.
La visita al parco effettuato nel mese di ottobre, dal mio punto di vista, è stata molto divertente e ricca di informazioni, per lo meno su come era formato un campo Volsco. La cosa che più mi ha colpito di questa visita è stato lo scoprire che, al suo interno, ci fossero ancora, anche se non visitabili, le cave degli antichi Volsci, e anche le grotte create per ľestrazione di una determinata pietra.
Nel mese di novembre e di dicembre, abbiamo visitato la biblioteca del famoso studioso prof. Clemente Marigliani, il quale ha messo a nostra disposizione tutta la sua sapienza, e con pazienza, ci ci ha spiegato la storia di questo popolo Volsco e di come possa essere arrivato fin qui, ad Anzio.
Per questo progetto, abbiamo creato dei gruppi, ognuno con funzioni e compiti diversi. Abbiamo anche tradotto varie frasi chiave in tutte le nostre lingue natie.
Grazie al Dottor Ernesto Russo, nel mese di gennaio, abbiamo cercato di ricostruire una piccola parte della storia Volsca recitandola e cercando di attenerci il più possibile al testo raccontato da Shakespeare in Coriolano. Roberto B.
La visita al parco effettuato nel mese di ottobre, dal mio punto di vista, è stata molto divertente e ricca di informazioni, per lo meno su come era formato un campo Volsco. La cosa che più mi ha colpito di questa visita è stato lo scoprire che, al suo interno, ci fossero ancora, anche se non visitabili, le cave degli antichi Volsci, e anche le grotte create per ľestrazione di una determinata pietra.
Nel mese di novembre e di dicembre, abbiamo visitato la biblioteca del famoso studioso prof. Clemente Marigliani, il quale ha messo a nostra disposizione tutta la sua sapienza, e con pazienza, ci ci ha spiegato la storia di questo popolo Volsco e di come possa essere arrivato fin qui, ad Anzio.
Per questo progetto, abbiamo creato dei gruppi, ognuno con funzioni e compiti diversi. Abbiamo anche tradotto varie frasi chiave in tutte le nostre lingue natie.
Grazie al Dottor Ernesto Russo, nel mese di gennaio, abbiamo cercato di ricostruire una piccola parte della storia Volsca recitandola e cercando di attenerci il più possibile al testo raccontato da Shakespeare in Coriolano. Roberto B.
Libri ne abbiamo?
Il giorno 19 dicembre siamo andati a visitare la biblioteca privata del Prof. Marigliani.
Siamo partiti dopo aver concluso le ore di lezione e saltellanti come rane siamo arrivati alla sua porta dove siamo stati accolti dal professore.
Appena entrati siamo rimasti scioccati perché davanti a noi c'era una biblioteca enorme e curata nei minimi dettagli.
Dopo aver visto la biblioteca e la scrivania che era molto particolare e unica, ci siamo riuniti intorno al tavolo, e il professore ha iniziato a raccontarci la storia dei volsci raccontandoci che erano una popolazione dell'Italia antica rappresentata dagli scrittori come gente selvatica, dedita a devastazioni e rapine. Avevano una propria lingua e una cultura evoluta e presero il controllo della città di Terracina, Anzio,Velletri, Sora e Pomezia e le invasioni nei territori latini condussero allo scoppio di un duro conflitto con Roma e i suoi alleati. I volsci vennero sconfitti a seguito della vittoria latina e romana, il loro territorio fu colonizzato e furono fondate nuove città come Satrico e Sezze.
Abbiamo salutato il professore lasciando una dedica di ringraziamento per la sua disponibilità e per averci approfondito la storia sui volsci nel libro dei visitatori.
Da questa esperienza ho capito che la biblioteca offre tanta cultura, per conoscere sempre meglio e di più ciò che il mondo ci ha regalato. Sara S.
Siamo partiti dopo aver concluso le ore di lezione e saltellanti come rane siamo arrivati alla sua porta dove siamo stati accolti dal professore.
Appena entrati siamo rimasti scioccati perché davanti a noi c'era una biblioteca enorme e curata nei minimi dettagli.
Dopo aver visto la biblioteca e la scrivania che era molto particolare e unica, ci siamo riuniti intorno al tavolo, e il professore ha iniziato a raccontarci la storia dei volsci raccontandoci che erano una popolazione dell'Italia antica rappresentata dagli scrittori come gente selvatica, dedita a devastazioni e rapine. Avevano una propria lingua e una cultura evoluta e presero il controllo della città di Terracina, Anzio,Velletri, Sora e Pomezia e le invasioni nei territori latini condussero allo scoppio di un duro conflitto con Roma e i suoi alleati. I volsci vennero sconfitti a seguito della vittoria latina e romana, il loro territorio fu colonizzato e furono fondate nuove città come Satrico e Sezze.
Abbiamo salutato il professore lasciando una dedica di ringraziamento per la sua disponibilità e per averci approfondito la storia sui volsci nel libro dei visitatori.
Da questa esperienza ho capito che la biblioteca offre tanta cultura, per conoscere sempre meglio e di più ciò che il mondo ci ha regalato. Sara S.
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